Devo un ringraziamento a Carlo Borgomeo e a tutta la Fondazione CON IL SUD per il lavoro che sta impostando con questo nuovo progetto, il Bando “Terre colte”. E un ringraziamento ad Enel Cuore per la partnership.

Voglio dichiarare la disponibilità, come Ministero e Ismea, ad accompagnare questo lavoro con tutta la strumentazione che ha a disposizione il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Disponibilità determinata dal fatto che c’è un potenziale formidabile di sviluppo del nuovo modello agricolo italiano, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, che verrà espresso se costruiamo insieme, concretamente, spazi di protagonismo che uniscano in forme nuove il settore primario e la dimensione del welfare. Un connubio che si sta via via consolidando nelle nuove esperienze diffuse che hanno a che vedere, ad esempio, con l’agricoltura sociale, come grande frontiera avanzata sia di welfare che di agricoltura, di primario e di protezione sociale, promozione e sviluppo della cittadinanza.

Credo che questo sia uno dei temi decisivi anche per l’agricoltura italiana, nella sua evoluzione multifunzionale. Magari è più una discussione legata al destino del modello agricolo italiano, ma credo che tutte queste attività ci devono confermare un nuovo tempo della funzionalità agricola italiana. Più noi sviluppiamo possibilità di interazione fra l’impresa agricola giovanile dei nostri territori e questi protagonisti sociali che possono interpretare nei territori forme, differenze e progettualità dal lato welfare, più noi facciamo qualcosa di utile sia per gli utenti che per i cittadini che sono chiamati a incrociare queste esperienze dal lato della domanda.

Stiamo realizzando anche un grande lavoro di ri-messa a fuoco della strategia agricola di questo paese, e questo ha ancora più significato nel Mezzogiorno dove il potenziale è oggettivamente formidabile. I dati in nostro possesso, frutto del lavoro svolto in questi anni, sono lì a dimostrarlo: quando rileviamo un +13% di giovani in agricoltura al Sud di anno in anno e guardiamo alle tante esperienze di impresa agricola giovanile che hanno utilizzato gli strumenti e le leve messe a disposizione per provare a cimentarsi con l’idea di un’impresa agricola in quel territorio, rileviamo un enorme potenziale in termini di nuova occupazione, nuova imprenditorialità, nuovo presidio territoriale, nuova comunità, nuove relazioni sociali.

Credo che la disponibilità della Fondazione a cimentarsi su questo fronte, ovviamente nel solco della sua grande esperienza, sia assolutamente da accompagnare e da accogliere, da sostenere il più possibile. Per mio conto, con il Bando “Terre colte” si apre un lavoro comune per provare a irrobustire questa impostazione, questa sperimentazione. È il primo tempo, è la prima fase, ci sarà modo di aprire, perfezionare, immagino che – faccio una scommessa – saranno più le domande delle disponibilità, ma sarà importantissimo capire come questo bando possa aprire una stagione nuova di interazione, di protagonismo anche per la Fondazione e certamente per noi.

Il Sud è la palestra fondamentale della nuova interazione fra sociale, agricoltura e sfida generazionale.  Sono queste le tre grandi questioni che hanno nel Mezzogiorno un laboratorio formidabile, le ripeto: la sfida generazionale, i nuovi modelli di welfare di protezione e promozione sociale e il primario che si reinventa dal lato dell’esperienza d’impresa.

Sono grato, quindi, alla Fondazione CON IL SUD e a Enel per questo bando, perché è una chiave che apre la porta di un lavoro nuovo da portare avanti in particolare nelle regioni meridionali, dove c’è un potenziale inespresso che abbiamo il dovere di fare esprimere. Tutto quello che va nel senso di un’apertura di possibilità e di opportunità va’ incoraggiato, soprattutto sul fronte dell’agricoltura sociale. Abbiamo realizzato una legge nazionale che l’ha codificata per la prima volta, ha cercato di riconoscerla e di darle una sua cittadinanza anche dentro all’impianto legislativo. Dobbiamo far vivere quella legge e questo è un modo per farlo, per passare dalla carta all’operatività, dalla norma al progetto.

 

(Intervento del 23 novembre 2017 a Roma, in occasione della presentazione del Bando Terre Colte promosso da Fondazione CON IL SUD e Enel Cuore Onlus).