“Mangi la pasta e fai bene due volte”. Si presenta con questo motto InSemola, il pastificio artigianale etico che, mentre produce pasta fresca di qualità, accompagna ragazzi con disabilità psichiche verso il mondo del lavoro.
Il pastificio e omonimo marchio è nato nell’ambito del progetto “Mani in pasta“, promosso dalla Cooperativa Sociale Controluce in partenariato con associazioni e istituzioni locali e realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. L’obiettivo è favorire l’inclusione lavorativa di giovani con disabilità psichica, individuati e selezionati grazie alla collaborazione dei servizi sociali del Distretto socio-sanitario competente e del Modulo Dipartimentale di Salute Mentale.
Il programma di inclusione lavorativa, fondamentale per la riabilitazione dei ragazzi, si sviluppa proprio all’interno del pastificio di San Cataldo (Caltanissetta). Prima di arrivare alla fase di produzione vera e propria, però i ragazzi beneficiari del progetto hanno affrontato un periodo di formazione preliminare su argomenti come: HACCP, sicurezza nei luoghi di lavoro, utilizzo dei macchinari da pastificio, autoimprenditorialità. Oggi nel pastificio lavorano insieme a due chef e tutor e due psicologhe, che li supportano e danno loro la possibilità di acquisire nuove competenze lavorative.
InSemola produce pasta fresca di alta qualità e condimenti genuini con cui accompaganre i primi piatti, selezionando grani siciliani e materie prime locali. In questo modo si riporta in vita la tradizione della pasta fresca artigianale ed il piacere del gusto tipico del territorio siciliano.
Il Pastificio è aperto dal martedì al sabato ed è come una palestra per i ragazzi, che si cimentano nella realizzazione della pasta fresca e al contempo sviluppano le proprie capacità di relazione. E’ inoltre un punto di riferimento per la comunità che crede nel consumo critico. Una meta raggiunta grazie al lavoro sinergico con i partner del progetto “Mani in Pasta”: il Distretto Socio Sanitario 11, il Modulo Dipartimentale di Salute Mentale dell’ASP di Caltanissetta, il Mo.V.I., Slow Food – Condotta di Enna, Trecentosessantagradi A.P.S .
Claudia Cannatà