Il termine scientifico migratore viene dal latino “migro” e si riferisce a quegli animali che durante l’anno cambiano abitualmente la loro posizione geografica, viaggiando attraverso luoghi e climi diversi. La migrazione più spettacolare è sicuramente quella degli uccelli: un fenomeno che ogni anno nel mondo attira migliaia di turisti desiderosi di fare attività di osservazione e fotografia naturalistica.

La Giornata Mondiale degli uccelli migratori che quest’anno cade tra l’11 e il 12 maggio, nasce proprio con l’intento di salvaguardare questi animali selvatici e allo stesso promuovere il turismo legato alla loro osservazione.

Gli uccelli migratori sono animali capaci di volare dai 20 ai 1000 km al giorno per proteggere il futuro della propria specie.

L’Italia rappresenta un luogo importante per il loro viaggio, poiché situata nel mezzo tra la rotta Mediterranea e quella Atlantica: una sorta di area di sosta strategica dove gli uccelli possono riposare e trovare cibo prima di giungere alla tappa successiva del proprio viaggio. Uno degli ostacoli principali, però, è rappresentato dall’azione umana che spesso e volentieri modifica o distrugge habitat importantissimi per il riposo di questi uccelli, come, per esempio, le zone umide di pianura e costiere. Per questo è importante il monitoraggio costante di queste aree, così vitali, per la sopravvivenza di questo tipo di volatili.

Un caso interessante avviene nella Riserva naturale Foce Volturno-Costa Licola, in provincia di Caserta. Con il progetto “Volo Libero”, sostenuto dalla Fondazione con il SUD, verrà realizzata nell’area umida “Soglitelle” un presidio naturalistico permanente per la salvaguardia dell’avifauna migratrice. L’obiettivo principale è quello di contrastare i fenomeni di degrado ambientale e di perdita della biodiversità dovuti alla non-curanza delle aree e al verificarsi di attività illegali, come l’abbandono di rifiuti o il bracconaggio.


L’Italia rappresenta un luogo importante per il loro viaggio, poiché situata nel mezzo tra la rotta Mediterranea e quella Atlantica

Il progetto prevede quindi un piano di gestione e vigilanza continua per la prevenzione e riduzione dei rischi che ancora gravano sull’area: complessivamente si stima di monitorare 20 specie di uccelli migratori a rischio estinzione e 50 ettari di territorio attraverso almeno 100 interventi di sorveglianza, coinvolgendo attivamente 200 volontari e 300 cittadini nel presidio del territorio.

Inoltre a partire da maggio 2019 è prevista una serie di eventi a cui potranno partecipare i cittadini per osservare lo spettacolo delle specie migratrici, nel pieno rispetto delle esigenze di conservazione del sito. Il primo sarà domenica 12 maggio, proprio in occasione della giornata mondiale degli uccelli migratori.