Economia sociale

“Spendiamoli insieme”, un progetto per la democrazia partecipata in Sicilia

#Cosa succede in città - 29 Aprile 2025

In Sicilia da ormai 10 anni tutti i Comuni devono spendere una piccola quota del loro bilancio (almeno il 2%) con forme di democrazia partecipata, quindi chiedendo a persone e associazioni di proporre progetti e poi scegliere quali finanziare. Per farlo, ogni Comune deve dotarsi di un Regolamento sulla partecipazione, pubblicare un Avviso e scegliere tramite consultazione pubblica le proposte civiche da finanziare. Se tutto ciò non avviene, le città devono restituire i fondi alla Regione, che li ripartisce tra chi li ha usati.

A prevedere questo sistema di obblighi e incentivi è la legge regionale siciliana 5/2014 (art. 6 comma 1) e successive modifiche, che mette a disposizione della partecipazione civica ogni anno un fondo complessivo di circa 4,5 milioni di euro, destinato a 391 Comuni e a una platea di cittadine e cittadini di più di 4 milioni e 600 mila maggiorenni, senza contare i minorenni, inseriti da sempre più Comuni tra i destinatari delle politiche partecipative.

La cosiddetta normativa siciliana sulla democrazia partecipata nel 2024 è stata attivata da più di 3 municipi siciliani su 4 (303 Comuni su 391 ad oggi) ma sono ancora tante, troppe, le persone che non ne conoscono benefici e possibilità, a causa di scarsa pubblicità, difficoltà di reperire le informazioni per i non addetti ai lavori e della mancanza di informazioni tempestive e chiare da parte degli uffici regionali.

A provare a colmare queste lacune è “Spendiamoli Insieme”, il progetto di monitoraggio civico dell’associazione Parliament Watch Italia che dal 2021, con il sostegno di Fondazione Con il Sud, Fondazione Realizza il cambiamento e Action Aid Italia, monitora sul portale www.spendiamolinsieme.it l’attuazione della legge siciliana sulla partecipazione e racconta buone e cattive prassi.

Obiettivo: diffondere dati e storie sulla democrazia partecipata nell’isola. Ma soprattutto intavolare un dialogo tra istituzioni, esperti e società civile che porti a una proposta di legge migliorativa della norma attuale, frammentata in articoli e circolari interpretative, per promuovere una partecipazione civica inclusiva ed efficace a beneficio dei cittadini, chiara e facilmente applicabile per gli amministratori locali e per gli uffici regionali.

Per questo, dopo audizioni istituzionali e incontri sui territori, lo scorso gennaio “Spendiamoli Insieme” ha chiamato a raccolta all’Assemblea Regionale Siciliana, con il supporto della deputata Valentina Chinnici, esperti e rappresentanti istituzionali di Unione Europea, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, oltre ai referenti delle organizzazioni di categoria di Comuni e autonomie locali per l’incontro “Scriviamola Insieme – Per una legge siciliana sulla partecipazione”. Dall’incontro è emerso l’obiettivo di presentare una proposta di legge per un testo unico sulla partecipazione.

​​«La norma sulla democrazia partecipata siciliana ha un grandissimo potenziale – sottolinea Parliament Watch Italia – ma va fatta crescere per garantire una partecipazione reale e inclusiva. Occorre mettere a frutto il patrimonio di dati e di esperienze che abbiamo raccolto in questi anni per trasformarlo in correttivi e innovazioni che rafforzino e semplifichino il quadro normativo e lo rendano facilmente applicabile per cittadini, amministratori e funzionari».

Servizio a cura di Manuela Intrieri
Si ringrazia per la collaborazione Alessia Cotroneo, responsabile comunicazione progetto “Spendiamoli insieme”

Song: Amored – Afterglow
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