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A Cagliari, dove i detenuti lavano le divise e la biancheria delle Forze dell’Ordine

#Lavoro da manuale - 10 Novembre 2023

Si occupano di lavare i ‘panni sporchi’ dei Carabinieri, dell’Esercito, della Marina Militare, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco. Servono i principali Ministeri della Giustizia, della Difesa e degli Interni. Lo considerano un onore e un riscatto, un modo per rimediare agli errori commessi nel passato, dimostrando un impegno verso la società che dovrà accogliergli.

Sono i detenuti che lavorano nelle due lavanderie industriali realizzate dalla cooperativa sociale Elan nei due istituti carcerari di Cagliari (Casa Circondariale di Uta) e Quartucciu (Istituto Penale per i Minorenni).

Il progetto si chiama Lav(or)ando e, grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD, favorisce il recupero sociale e lavorativo di 24 persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, attraverso il loro inserimento nelle due lavanderie e, a seguire, in imprese del territorio disponibili ad accoglierli.

Affiancati da un tutor, con un contratto di tirocinio di cinque mesi, i detenuti si formano e gestiscono le attività di lavaggio, asciugatura, stiratura e confezionamento dei capi, non solo le divise delle forze dell’ordine ma anche la biancheria dell’istituto e altre commesse esterne. Un sistema di tracciamento informatizzato, basato sull’applicazione di etichette personalizzate con un bare code su ogni indumento e all’utilizzo di un software dedicato, consente di avere un controllo totale sul singolo capo, dalla presa in carico alla riconsegna, evitando smarrimenti e garantendo un report sul numero di lavaggi.

Il progetto Lav(or)ando ha anche ideato un marchio etico, con un duplice obiettivo: dare alle aziende della provincia l’opportunità di accogliere i detenuti che hanno fatto il percorso di inserimento lavorativo e incentivarle a dare sempre maggiori commesse alle due lavanderie per aumentare i posti di lavoro.

Servizio a cura di Roberta Moretti e Lara Esposito
Grazie alla collaborazione di Elenia Carrus, vice presidente della cooperativa Elan, Marzia Piga, referente della comunicazione del progetto Lav(or)ando ed Enrico Spano per le riprese