Comunicazione sociale

Cos’è la comunicazione non violenta? Lo spiegano i bambini

#Com'è possibile - 17 Marzo 2023

Sono al momento 17 le classi degli istituti scolastici della Val Polcevera, a Genova, che hanno dato vita a un vero e proprio hub “auto-pensato” e “auto-gestito” per vivere al meglio la comunità classe e agevolare il confronto e la crescita di studenti, insegnanti e genitori.

Grazie al progetto Leela – Laboratori Educativi per l’Empowement, le Lifeskills e l’Autocosapevolezza, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sono stati svolti oltre 300 laboratori per adulti e ragazzi sulle life skills secondo tre metodologie: “Comunicazione Nonviolenta” per costruire relazioni interpersonali efficaci, “Mindfulness” per rafforzare l’autoconsapevolezza, e “Philosophy for chidren” dedicata a pensiero critico e problem solving. Dai laboratori è emersa l’esigenza di continuare il percorso e di farlo in autonomia. Ogni comunità classe sceglie i temi da affrontare, i modi e i tempi.

“Abbiamo intercettato il bisogno di continuare ad avere degli spazi di dialogo nella comunità classe per riuscire a parlarsi degli impliciti che ci sono nel modo di stare insieme – racconta Alessandro Quattrino, ideatore e coordinatore del progetto – con l’obiettivo di capirsi un po’ di più e tirare fuori gli elementi e le dinamiche che fanno stare bene, o meno bene, all’interno delle attività scolastiche. E abbiamo pensato di assecondare questo bisogno agevolando la nascita di momenti collettivi di ascolto e di gestione libera”.

Sono nati così una serie di laboratori, autogestiti nel senso che non hanno una metodologia specifica in base alla quale vivere l’esperienza, ma si costruiscono sui bisogni e sulle emergenze che vengono portate all’attenzione. C’è chi lavora sul conflitto per trovare nuovi modi di stare insieme, chi sui processi decisionali a partire da desideri emersi dai ragazzi, chi approfondisce dinamiche relazionali faticose e chi porta in classe i genitori per fargli comprendere la fatica di una scuola che troppo spesso valuta, giudica e distribuisce voti, senza ascoltare aspettative o difficoltà di chi la vive tutti i giorni.

Ogni esperienza è accompagnata dagli operatori del progetto Leela, in ascolto e a supporto del percorso. In coerenza con l’idea base del progetto, ovvero che per innovare nell’ambito della scuola è importante innanzitutto capire più profondamene cosa sta avvenendo al suo interno e agevolare il cambiamento in base al vissuto di ogni comunità classe e alle sue risorse.

 

Servizio a cura di Rosa Cambara
Grazie alla collaborazione di Sara Dipaolo, progetto Leela