carceri

Giampaolo Simi: “Si può essere liberi con le storie”

#Commenti - 13 Dicembre 2022

“Le storie insegnano la libertà, perché producono quello stato mentale che è importante per essere davvero liberi. Non so se la narrativa può salvare, ma sicuramente può creare uno spazio di libertà mentale preziosissimo in cui tutti possiamo sperimentare qualcosa che ci porta altrove”.  

Di libertà fisica ma soprattutto mentale ci ha parlato lo scrittore Giampaolo Simi, che ha incontrato gli allievi dell’Istituto alberghiero Roberto Virtuoso all’interno della Casa circondariale di Salerno nell’ambito di “Adotta uno scrittore”, il progetto del Salone del libro di Torino sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD. 

Appassionato di storie, Simi ha imparato a raccontarle con l’abilità di prendere il lettore fin dalle prime pagine e portarlo via, in un altrove dove si può immaginare di essere qualcuno di diverso da chi si è ma allo stesso tempo riconoscersi nei personaggi, nelle loro emozioni e quindi conoscersi meglio. 

Gli allievi dell’Istituto alberghiero di Salerno hanno avuto l’opportunità di leggere insieme allo scrittore “La ragazza sbagliata”, una storia che ha tra le protagoniste una donna che ha trascorso quindici anni in carcere, ma una volta uscita, riflettendo sulla sua vita, capirà che prima di perdere la libertà fisica aveva perso la sua libertà mentale poiché era schiava di qualcos’altro. 

Leggere una storia che parla di libertà è stato per i ragazzi un prezioso momento di riflessione che si è aggiunto all’importante lavoro che già fanno i professori e il personale della casa circondariale. 

Servizio a cura di Claudia Cannatà