Infanzia

Gioiosa Ionica (RC): inaugurato uno spazio gioco in un bene confiscato

#Spazi da non perdere - 8 Maggio 2025

Occhi commossi, voce rotta dall’emozione: “È un sogno che si è avverato.” A parlare è Norma Antonucci, mamma ed educatrice del nuovo spazio “Giochiamo a crescere” di Gioiosa Ionica, nato grazie all’omonimo progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. 

Lo spazio gioco è stato ufficialmente inaugurato mercoledì 26 febbraio presso il bene confiscato alla criminalità organizzata, assegnato all’Associazione Don Milani, e intitolato a Vincenzo Grasso, vittima della ‘ndrangheta. Il nuovo spazio si trova in Contrada Giardinazzo e rappresenta il secondo punto di riferimento del progetto in Calabria, dopo quello inaugurato a Reggio Calabria

Il progetto “Giochiamo a crescere” si basa sull’esperienza consolidata del Consorzio Macramè, che da anni è impegnato nella gestione di interventi sociali ed educativi. L’obiettivo è quello di connettere realtà locali che si distinguono nel contrasto alla povertà educativa minorile, rispondendo alle carenze di servizi dedicati all’infanzia, specialmente nel Sud Italia. 

Il nuovo spazio gioco non è solo un luogo di custodia, ma un ambiente di condivisione e crescita collettiva, pensato per bambini da 0 a 6 anni e per le loro famiglie. In un bene confiscato alla criminalità, trasformato in uno spazio di speranza e opportunità, il progetto adotta il modello educativo GAC, che promuove la partecipazione attiva delle famiglie nella gestione e nella progettazione delle attività educative.

“Il modello GAC è un modello che mette al centro il bambino nell’interazione con l’ambiente circostante, che deve essere rispondente a quelli che sono i bisogni di crescita del bambino”, dichiara Margherita Vertolomo, componente dello staff del Progetto GAC.

A Gioiosa Ionica lo spazio gioco è frutto della collaborazione con l’Associazione Don Milani, un’organizzazione storica della Locride che da anni lavora per la valorizzazione dei beni confiscati, promuovendo la legalità e realizzando percorsi educativi per bambini e ragazzi.

“Insomma, tante realtà che insieme hanno lavorato per raggiungere un comune obiettivo”, afferma Gianni Pensabene, presidente del Consorzio Macramè.

Quest’iniziativa dunque promette di portare nuova vita all’edificio e nuova luce alla comunità, sperando che le orribili ombre della criminalità organizzata restino lontane per sempre.

A cura di Jacopo Francone
Grazie alla collaborazione di Laura Cirella, responsabile comunicazione del progetto “GAC – Giochiamo a crescere”

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