Lavoro

Il lavoro che fa bene alla salute mentale

#Lavoro da manuale - 2 Febbraio 2024

Carmela Virgilio ha 52 anni e si porta dietro un passato difficile che l’aveva spinta ad isolarsi completamente per più di 15 anni, annullandosi come persona sia dal punto di vista sociale che lavorativo. Quando è entrata a far parte della cooperativa Ortovolante, venendo coinvolta in attività di agricoltura sociale, si sentiva spaesata e preoccupata, perché non aveva più fiducia nelle persone e nella vita. Ma grazie al lavoro, allo stare insieme agli altri, alla sua voglia di apprendere sempre cose nuove, è tornata a credere nelle sue capacità, nei suoi talenti, e ha riacquistato la fiducia negli altri. 

Con lei c’è Paolo D’Amelio, 55 anni, che nel giro di poco tempo è passato dalla condizione di persona senza dimora che dormiva nella stazione di Foggia a quella di bracciante agricolo e socio della cooperativa Ortovolante. Nella sua storia ha conosciuto la droga, l’emarginazione, il dolore che lo hanno allontanato da tutto e da tutti. Grazie al lavoro in agricoltura sociale ha avuto una seconda possibilità nella sua vita. Perché l’essere impegnato lo aiuta a passare la giornata in modo calmo, riflessivo, sentendosi utile e partecipe nella società. 

Quelle di Carmela e Paolo sono due storie che raccontano quanto siano importanti la formazione ed il lavoro per favorire l’inclusione sociale di persone con problemi di salute mentale. Entrambi fanno parte della cooperativa Ortovolante e il loro percorso è stato possibile grazie al progetto “Hopeificio”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Si prendono cura del verde, partecipano ad attività escursionistiche per persone con fragilità, organizzano catering con i prodotti biologici realizzati. Come Volío”, l’olio extravergine d’oliva dal gusto dell’inclusione sociale e lavorativa, che ha l’obiettivo di contrastare lo stigma nei confronti di quanti convivono con problemi di salute mentale. 

Il progetto in questi anni ha coinvolto un gruppo di persone con fragilità nella campagna olearia sui terreni dell’ASP “Castriota e Corroppoli” di Chieuti. I beneficiari sono tutti assunti con regolare contratto da braccianti agricoli nella cooperativa Ortovolante ed hanno seguito tutto il percorso di formazione teorica e pratica connesso al ciclo produttivo dell’olio extravergine che prevede: potatura, raccolta delle olive, molitura ed imbottigliamento dell’olio. Ed ora, grazie alla realizzazione del mini-frantoio dalle dimensioni ridotte, ma dotato di macchinari altamente tecnologici, sarà possibile effettuare la trasformazione diretta dell’olio senza rivolgersi a frantoi esterni, come hanno fatto nelle ultime due stagioni di raccolta.

«Il lavoro è lo strumento più importante per arrivare ad una vera e significativa integrazione e a ridare dignità alle persone ed un ruolo da cittadini attivi. Volìo rappresenta tutto questo, perché Volìò fa bene alla salute mentale» spiega Carmine Spagnuolo, presidente di Ortovolante. 

Agricoltura biologica, innovazione ed inserimento socio-lavorativo sono quindi le parole d’ordine del progetto promosso dalla cooperativa sociale Medtraining in collaborazione con diversi partner pubblici e privati: ASP “Castriota e Corroppoli” di Chieuti; cooperativa sociale Ortovolante; Comuni di Chieuti e Serracapriola; Asl Foggia – Dipartimento di Salute Mentale e Servizio per le Dipendenze; A.DA.SA.M – Associazione Dauna per la Salute Mentale; Associazione Tutti in Volo onlus.

Servizio a cura di Manuela Intrieri
Grazie alla collaborazione di Emiliano Moccia, referente comunicazione progetto “Hopeificio”