Ambiente

In Sardegna c’è un’oasi di sostenibilità ambientale e sociale

#Quante storie - 23 Agosto 2022

All’interno della riserva di Monte Arcosu, a una ventina di km da Cagliari, nasce il progetto l’Oasi del Cervo e della Luna che unisce l’esperienza di WWF nella tutela della biodiversità del territorio e quella di Fondazione Domus de Luna nell’educazione dei più giovani alle tematiche ambientali e nella creazione di percorsi di autonomia per persone svantaggiate.

L’oasi di circa 3.600 ettari è situata all’interno del complesso forestale Monte Arcosu – Piscinamanna,  che costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa dell’intero bacino del Mediterraneo, ed ospita importanti specie della flora e della fauna sarda: come ad esempio il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus, specie salvatasi dall’estinzione proprio grazie alla nascita dell’Oasi.

Il progetto nasce nel novembre 2019, quando il WWF affida le attività sociali, educative e turistico-ricettive dell’oasi alla Fondazione Domus de Luna, dando vita così a una partnership che permette di coniugare obiettivi di natura sociale, educativa e ambientale

Il progetto prevede infatti l’attivazione di percorsi di autonomia e inserimento socio-lavorativi per persone in condizione di svantaggio nella gestione delle strutture ricettive turistiche  e la realizzazione di attività didattiche per scolaresche e campus estivi per bambini e gruppi, in particolare per minori in condizioni di svantaggio. 

Inoltre, si lavora per il mantenimento e il miglioramento della gestione ambientale e della tutela della biodiversità, con interventi di protezione, conservazione, monitoraggio della flora e della fauna e per l’ammodernamento di tutte le dotazioni tecnologiche  al fine di garantire un efficientamento energetico.  

Ad oggi sono state portate avanti numerose attività in linea con gli obiettivi del progetto.  Si stanno riqualificando e valorizzando le strutture dell’Ex-Cava e di Sa Canna e le aree circostanti; si organizzano azioni educative e escursioni per minori e scolaresche, sono stati attivati i primi percorsi di reinserimento socio-lavorativo per persone con fragilità e per i detenuti del carcere di Uta che vengono impegnati nelle attività turistico-ricettive e di agricoltura sociale e nelle attività di pulizia e manutenzione dei circa 80 km di sentieri.

 

Servizio a cura di Tommaso Armati
Grazie alla collaborazione di Alessia Giraldo, comunicazione progetto Oasi del cervo e della luna