Arte

La Cultura è Capitale: un libro racconta l’amicizia tra la Spagna e il Sud dell’Italia

#Cosa succede in città - 17 Ottobre 2022

Nel 2019, l’anno di Matera “Capitale della cultura”, l’Ambasciata di Spagna in Italia ha promosso un originale programma culturale dal titolo “La Cultura è Capitale”, con l’obiettivo di promuovere una nuova idea di Europa e di sviluppo della società, in cui la cultura e la coesione sociale rappresentano le leve per il cambiamento. L’originalità dell’iniziativa, oltre che dalla scelta artistica e dalla forte valenza culturale, è dovuta anche dal processo innescato dall’ambizioso programma avviato in collaborazione con la Fondazione CON IL SUD. L’iniziativa ha coinvolto Roma e tre città meridionali (Napoli, Matera e Messina), ma soprattutto ha interessato luoghi e spazi in cui è in atto un profondo processo di “cambiamento”, grazie all’intreccio tra percorsi di inclusione sociale e interessanti fermenti culturali. Da questa esperienza, che ha rappresentato un viaggio artistico, culturale e sociale nei territori del Sud Italia che hanno un legame storico, e adesso anche contemporaneo, con la Spagna, è stato prodotto un libro-catalogo (“La Cultura è Capitale“, Mulph Edizioni) a cura di Andrea Iezzi, curatore anche del programma, che racchiude le tante testimonianza artistiche (interessante ad esempio il bel dialogo sull’Europa tra i due filosofi Giacomo Marramao e Fernando Savater) e “generative”. Da quegli eventi, infatti, sono nate delle collaborazioni permanenti tra i territori del Sud coinvolti e l’Ambasciata e la Cultura spagnola, attraverso eventi e scambi culturali.

Il libro-catalogo è stato presentato lo scorso settembre a Matera nell’ambito della XXVIII edizione del Premio letterario Energheia, con la partecipazione di Carlos Tercero, Consigliere Culturale dell’Ambasciata di Spagna, Annamaria Mauro, Direttore Museo Nazionale “D. Ridola”, Eustachio Antezza, Associazione Energheia, Paolo Emilio Stasi, Circolo La Scaletta e il critico d’arte Andrea Iezzi, curatore de “La Cultura è Capitale”.

“L’ampio elenco di interventi organizzati da Andrea Iezzi ha avuto luogo nel 2019 – scrive Alfonso María Dastis Quecedo, Ambasciatore di Spagna in Italia nella sua introduzione al volume – ora, dopo la terribile pandemia, ci sembra un tempo lontano, ma risuona ancora l’eco di tutti gli artisti spagnoli che hanno dialogato in armonia nel Sud Italia (Napoli, Matera e Messina), luoghi estremamente legati alla storia di Spagna”.

“Abbiamo creato il programma magistralmente sintetizzato in idee e forza che ha presentato a Matera Santiago Eraso e che hanno riempito di arte e musica nomi del calibro di Begoña Zubero, Gonzalo Orquín, Silvestre Goikoetxea, Eva Basteiro, Ignacio Goitia, José Molina, Las Mitocondria insieme a molti altri creatori di spicco di quella Hispania che ritornava in Lucania” racconta nel volume Ion de la Riva, Consigliere culturale dell’Ambasciata di Spagna nel 2019 e promotore del programma.  “La Fondazione Con il Sud non solo ha appoggiato con decisione il progetto – sottolinea De la Riva –  ma lo ha allargato a Napoli e alla Sicilia dove la Fondazione FOQUS e la Fondazione Horcynus Orca si sono proposte come nostri partner per eventi futuri. Il Museo MACHO di Messina ci ha aperto le sue porte e i suoi giardini, con quella indimenticabile vista sullo stretto per eccellenza di tante leggende classiche, come lo è il nostro a Gibilterra o quello che chiude l’Europa a Instabul. Matera, Messina, Napoli: un circuito suggestivo e al contempo dinamico. Espressione più che perfetta di quello che deve essere il nostro traguardo al Sud”.

“La proclamazione di Matera a Capitale Europea della Cultura ha rappresentato l’evidenza di un cambio di paradigma estremamente significativo per il nostro Sud” sottolinea nel suo intevento presente nel libro Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il sud. “Si è passati da un contesto in cui non era opportuno far vedere il lato intimo, drammatico ed emblematico di un pezzo di Mezzogiorno, ovvero una comunità che viveva in una situazione sociale considerata come una ‘vergogna’ da celare – rappresentata da Matera come tantissime altre città meridionali – ad un contesto contemporaneo in cui tali testimonianze fisiche e culturali rappresentano, finalmente e in modo diametralmente opposto, l’orgoglio di una identità da difendere e valorizzare. Non è un caso che accanto a Matera sono stati inseriti nel programma culturale dell’Ambasciata anche altri simboli della rinascita di quel Sud per troppi decenni considerato minore e periferico: i Quartieri spagnoli a Napoli, e Messina. E in particolare, insistendo sui quei luoghi dove è in atto un importante processo di cambiamento che, partendo da esigenze di coesione sociale e incrociando i percorsi della cultura, risulta altamente generativo e di impatto per la comunità”.

Il 10 novembre il volume sarà presentato anche a Roma presso l’Istituto Cervantes.