Adolescenza

Quando si può parlare di disturbo alimentare?

#Com'è possibile - 15 Marzo 2022

Quando il peso, la preoccupazione del cibo e delle forme corporee diventano un’ossessione, tanto da pregiudicare le relazioni sociali, i rapporti con la famiglia e le attività quotidiane, allora è importante chiedere aiuto. Lo racconta il personale della struttura “Lo Specchio” gestita da Casa Emmaus, una cooperativa che grazie ai progetti “I giardini possibili” e “No Neet”, selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha portato avanti nel territorio dell’Iglesiente (Sud Sardegna) diverse attività per contrastare la povertà educativa minorile.

Gli interventi sono stati diretti sia al gruppo classe, con laboratori dedicati alla scoperta delle emozioni e alla lotta contro il bullismo, sia ai singoli, grazie allo sportello psicologico e nutrizionale attivo durante l’orario scolastico e, di sera, presso le sedi delle associazioni partner.

Nell’ambito di queste attività, portate avanti da educatrici e psicoterapeute specializzate in disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, sono stati rilevati alcuni casi di ragazze e ragazzi con anoressia, bulimia e altri disturbi. Grazie al personale della struttura “Lo Specchio”, unica struttura residenziale accreditata in Sardegna per la cura dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, è stato possibile prendere in carico gli adolescenti e fornire il necessario supporto alle famiglie.

Dagli incontri a scuola è emerso che molto spesso né gli insegnanti, né i genitori fossero a conoscenza dei disturbi di cui erano affetti i ragazzi. Affrontare l’argomento con il gruppo classe ha permesso, inoltre, di identificare le principali convinzioni degli adolescenti rispetto all’importanza dell’aspetto fisico e della sua ostentazione. Un ruolo cruciale in questo hanno i social network e gli/le influencer, che attraverso dirette, storie e immagini, talvolta visibilmente false e modificate, inducono i più giovani a pratiche di emulazione.

Un aspetto affrontato con i genitori è stato, invece, quello dell’opportunità di autorizzare i ragazzi ad aprire un account social e all’importanza di proporre ai propri figli una dieta alimentare adeguata, così come una costante pratica sportiva.

Nonostante i progetti siano terminati, le attività nelle scuole proseguono. Proprio oggi, 15 marzo, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, Casa Emmaus organizza nelle scuole del territorio una giornata di laboratori con gli studenti per promuovere l’importanza della sana e corretta alimentazione fin da piccoli.

 

Servizio a cura di Rosa Cambara e Carmen Baffi

Grazie alla collaborazione di Maria Giovanna Dessì, responsabile della comunicazione del progetto “I giardini possibili”