Vi siete mai chiesti come vive la sua vita un campione paralimpico? A spiegarlo è Rigivan Ganeshamoorthy vincitore a Parigi 2024 della medaglia d’oro nel lancio del disco. Nonostante tutto, la sua vita e la semplicità con cui la vive sono rimaste immutate.
“Faccio le cose che mi piacciono e basta, niente di che.” Ragazzo simpatico e ironico, lontano da ogni mania di protagonismo. In una lunga intervista, il giovanissimo campione racconta di sé, della sua vita privata, le paure e il suo rapporto con la disabilità e l’humor nero con cui la racconta.
Di difficoltà “Rigi” ne ha affrontate diverse: dalla sindrome di Guillain-Barré, diagnosticata nel 2017, ad una lesione cervicale conseguente ad una caduta nel 2019. “Ho conosciuto lo sport grazie alla disabilità, ho dovuto credere in lei e mi ha reso la persona che sono oggi”, dichiara lucidamente l’atleta. La sua vita quindi conosce nuove sfumature, contaminata e travolta da nuovi sport e nuovi stimoli: basket, nuoto, atletica e scherma. Insomma, la nuova condizione diventa subito un modo di vedere il mondo con una prospettiva diversa.
Finché poi in questa sua spensierata ricerca, non trova la sua definitiva vocazione: il lancio del disco. Arrivano poi le qualifiche in Svizzera e riesce a staccare il pass per le Olimpiadi. Ci va però con l’obiettivo di chi vuole godersi il momento, senza avere grandi pretese: “Alle Paralimpiadi ci vanno sempre i più forti, non sai mai chi trovi. Se ti sei allenato bene, porti i risultati.” Stabilisce tre record mondiali consecutivi e porta la medaglia d’oro in quel di Dragona, frazione di Roma Capitale in cui è cresciuto. Proprio lì ha conosciuto tre anni fa la sua attuale fidanzata, Alice.
Ora Rigivan pensa ad un altro grande obiettivo: il Mondiale a New Delhi a settembre. “Vedremo dove mi porta la mia salute, ma se ci andrò, cercherò di portare il tricolore il più in alto possibile.”
Servizio a cura di Jacopo Francone